19
MAG
2015

POETI A SCUOLA

Ancora un riconoscimento per l’IIS “Cassata_Gattapone”. Stavolta ne è protagonista la poesia.L’alunno Alexandro Granci della classe II informatico, infatti, ha avuto una segnalazione speciale nel concorso nazionale di Poesia “Città di Poggiomarino”.Il Concorso è nato nel 1990 e, fin dall’inizio, si è proposto di incentivare la poesia tra gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.La premiazione dei vincitori avrà luogo sabato 6 giugno 2015, alle ore 18, presso la piazza De Marinis, a Poggiomarino (NA),  alla presenza delle autorità Scolastiche, Religiose, Civili, Lionistiche, della Cultura e dell’Informazione. L’alunno riceverà come premio una targa di merito  personalizzata e un diploma artistico. La poesia (premiata nell’ambito della sezione scuola secondaria di II grado) ha come titolo “Parabola” ed è nata da una “suggestione” proposta agli alunni dalle docenti Carnevali ed Ofelio. Gli allievi sono stati invitati a guardare delle fotografie aventi come tema la natura in vari aspetti e forme e poi hanno messo in versi il vortice emozionale che le immagini avevano suscitato in loro.E’ curioso pensare che Alexandro Granci faccia l’indirizzo informatico. Agli inizi dell’Ottocento Thomas Babington Macaulay scriveva: «La civilizzazione avanza e la poesia declina». Oggi, nel 2015, gli si può rispondere: “La poesia esiste ancora, anche nel mondo tecnologico e frettoloso della nostra contemporaneità, in cui le parole diminuiscono e la comunicazione si complica. Esiste ancora, perché ci restituisce il contatto di anime e la musicalità dell’universo”. Alexandro ha chiuso gli occhi e la luce, i suoni, i colori e il calore delle immagini ci sono stati restituiti come riflesso ed impronta del suo sguardo aperto sul mondo.

PARABOLA

Nel cielo azzurro profondo

Della vita cammino.

Tra le ragnatele che bloccano

La strada

Batte il cuore.

Nasce una vita

Una sola

dal grembo si stacca

E scende al mezzo di noi

Come nei boschi la nebbia.

Cresce fiera

 rigogliosa

Come grano.

Ma al suo finire

Al sole come uva appassisce.

(Alexandro Granci)